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MA CRESCE IL MALUMORE PER LA CARENZA DI SPAZI AL PALA WAGNER DI MASCALUCIA.

Ancora una gara amichevole per la Darwin Tech Mascalucia che ieri sera (al palazzetto dello sport di Enna Bassa) ha disputato una interessante amichevole contro la Pallamano Haenna. Avversari tosti, vincitori del torneo regionale di serie B, che i mascaluciesi allenati da Salvo Cardaci ritroveranno come avversari nel campionato di A2 maschile che inizierà il prossimo sabato 10 ottobre. Rinnovata e dalle ottime qualità la squadra ennese allenata da Luca Giummulè, che oltre alla “vecchia guardia” ennese, vanta in organico l’esperto nisseno Passarello e i licatesi Munda e Florio che sapranno certamente farsi valere nella seconda serie nazionale. Situazione opposta ai mascaluciesi che hanno confermato l’intera rosa dello scorso anno inserendo nel gruppo alcuni giovani interessanti del team under 17 come Portaro, Villani, Santonocito, Grillo, Leonardi e Di Mauro. Ne è venuto fuori un match agonisticamente intenso e tecnicamente valido che ha lasciato tutti soddisfatti a poco più di una settimana dal debutto. “I ragazzi hanno giocato una gara di assoluto livello – dice il presidente mascaluciese Sergio Pagano – personalmente mi sono divertito e nonostante i timori della vigilia, dovuti al ritardo nella preparazione e ai problemi di campo che continuiamo ad avere, i nostri ragazzi hanno fornito una prestazione assolutamente convincente”. Problemi di campo che quest’anno sembrano attanagliare Consoli, Giuffrida, Costanzo, Coppola e compagni costretti a cercare campi alternativi e diverse occasioni di gare non ufficiali pur di riuscire ad allenarsi. Il pala Wagner purtroppo è “intasato” con troppe società sportive che hanno fatto richiesta di spazi e con l’H.C. Mascalucia costretta a cercare spazi e orari anche al di fuori della cittadina etnea. “Un problema che davvero ci sta creando parecchi disagi – aggiunge il dirigente H.C. Giuseppe Gerratana – siamo di fatto l’unica società all’interno del pala Wagner che disputa un campionato nazionale e ci sentiamo fortemente penalizzati da una ripartizione degli orari che non ci permette di allenarci come vorremmo. Continuiamo a fare notevoli sacrifici ricorrendo all’utilizzo di palestre private e recandoci tutte le settimane ad allenarci a Catania, ma è una situazione veramente insostenibile”.